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MONITORAGGIO CONVENZIONALE |
COMPONENTE SUOLO E SOTTOSUOLO – ACQUE SOTTERRANEE |
Inquadramento
Gli impatti potenziali indotti sulle acque sotterranee dalle attività di decommissioning sono connessi alla modifica del regime idraulico ed alla modifica della qualità delle acque sotterranee della falda soggiacente il sito.
Le interazioni potenziali che l’attività di decommissioning può avere con l’ambiente idrico sotterraneo sono sostanzialmente riconducibili alle attività di scavo ed alla produzione e stoccaggio di rifiuti e terre di scavo, con potenziale perturbazione del regime idrogeologico e delle caratteristiche chimico/fisiche delle acque sotterranee.
L’impianto è stato configurato dopo aver realizzato il piano di impermeabilizzazione prescritto dal Decreto VIA; per questo motivo, ai fini del monitoraggio, si ritiene utile considerare un'unica potenziale sorgente di inquinamento corrispondente con il perimetro industriale del sito e come recettore sensibile l’area esterna allo stesso.
Punti di campionamento
Per quanto attiene la componente in esame le potenziali sorgenti sono localizzabili in corrispondenza delle aree previste per lo stoccaggio dei rifiuti e delle aree a servizio del cantiere dove verranno svolte le principali lavorazioni. La ricostruzione del modello concettuale dell’acquifero soggiacente il sito ha permesso di definire i possibili percorsi di contaminanti in relazione ai diversi scenari investigati.
Sulla base delle analisi condotte sono stati quindi individuati i punti di monitoraggio utili per verificare la conformità alle previsioni di impatto determinate nello Studio di Impatto Ambientale (SIA) e rilevare eventuali situazioni impreviste.
Attualmente la rete di monitoraggio è composta da 10 punti di prelievo, rappresentati dai piezometri di seguito elencati:
I punti di prelievo P8 e P14 sono ubicati a monte idrogeologico rispetto alla centrale e vengono considerati il punto di bianco rappresentativo della qualità delle acque sotterranee in ingresso.
I punti di prelievo P6, P9 e P12 sono ubicati a valle idrogeologica rispetto alla posizione delle aree di trattamento/deposito temporaneo e sono distribuiti a ventaglio lungo le diverse direzioni di scorrimento delle acque sotterranee.
I punti di prelievo P18, P17, P3, P4 e P13 sono ubicati a valle idrogeologica delle aree di cantiere, sono distribuiti a ventaglio e in corrispondenza del limite della proprietà Sogin. La loro ubicazione consente di utilizzarli come punti “recettori sensibili” in quanto caratteristici delle acque in uscita dal sito.
Indagini e Protocollo analitico
I parametri che verranno monitorati saranno indicativi di quelle che potrebbero essere le tipologie di alterazione e di inquinamento derivanti dall’avanzamento delle attività di decommissioning.
Tali controlli consisteranno in indagini di tipo quantitativo e qualitativo (specifici parametri fisico-chimici).
Indagini quantitative
Il monitoraggio quantitativo è mirato alla valutazione di massima degli andamenti stagionali della falda e delle modalità di deflusso delle acque sotterranee, al fine di individuare eventuali interferenze che le attività di decommissioning in progetto possono operare sul deflusso di falda. Le misure che verranno condotte riguardano il livello piezometrico sui piezometri.
Indagini qualitative
Per quanto riguarda i parametri fisici le misure che verranno condotte riguardano:
- temperatura;
- pH;
- conducibilità elettrica;
- ossigeno disciolto.
Per la definizione dello stato chimico i set di analiti che verranno rilevati saranno relativi a:
- metalli pesanti;
- idrocarburi;
- composti organici volatili;
- inquinanti inorganici.
Programma temporale
Ante Operam
Verrà effettuata una campagna di monitoraggio prima dell’inizio delle attività di decommissioning per fornire una caratterizzazione significativa dello stato dell’acquifero potenzialmente interessato dalle lavorazioni.
In corso d’opera
Campagne di monitoraggi semestrali durante le attività in modo da poter evidenziare eventuali modifiche ed alterazioni, in relazione anche alle eventuali fluttuazioni stagionali del corpo idrico monitorato. Il monitoraggio sarà svolto quindi su base annuale, e per ciascun anno saranno monitorati due periodi, relativamente alle fasi di morbida e di piena del fiume e di alto e basso livello piezometrico della falda: luglio-agosto e marzo-aprile.
Rispetto ai precedenti monitoraggi a cadenza semestrale, a partire da settembre 2015 le campagne sono state effettuate con frequenza trimestrale come richiesto dall’Osservatorio Ambientale. Tale intensificazione sarà posta in atto almeno fino all’entrata in esercizio del nuovo sistema RADWASTE prevista per dicembre 2017.