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CENTRALE DI CAORSO

STATO AVANZAMENTO LAVORI

 

 

Condizione dell’impianto al 31/12/2014

 

Autorizzazioni

Le attività di disattivazione della Centrale di Caorso hanno avuto inizio dopo l’emanazione del Decreto MICA (Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato) del 4 agosto 2000 che impegnava Sogin a presentare istanza per la “disattivazione accelerata” dell’impianto entro 1 anno dalla sua emanazione e, parallelamente, consentiva l’esecuzione di alcune attività propedeutiche, preliminari agli interventi di disattivazione più rilevanti.

Tra queste, sono comprese le seguenti:

a.       Decontaminazione del circuito primario;

b.      Smantellamento parziale dell’Edificio Torri RHR (Residual Heat Removal);

c.       Trasporto all’estero del combustibile irraggiato per il suo riprocessamento;

d.      Smantellamento di sistemi e componenti nell’Edificio Turbina;

e.       Smantellamento dell’Edificio Off-Gas.

Nel 2003 Sogin ha sottoposto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) inerente le attività di disattivazione: il relativo Decreto di Compatibilità Ambientale (VIA) è stato emanato il 31 ottobre 2008.

L’unica attività autorizzata con Decreto MICA e soggetta a VIA è rappresentata dagli interventi sull’Edificio Off Gas: le rimanenti attività sono state oggetto di procedure di esclusione dalla VIA oppure non ricadono sotto i relativi disposti in quanto assimilabili a normali attività di esercizio.

Sogin ha successivamente sottoposto al parere del Ministero dell’Ambiente un’istanza di non assoggettabilità alla procedura di VIA di alcune attività inerenti agli interventi nell’Edificio Turbina e sui depositi di “bassa attività” in quanto tali attività, pur ricomprese nell’istanza di disattivazione, sono da eseguirsi con modalità diverse da quelle riportate nel SIA. L’istanza si è conclusa positivamente con l’emanazione da parte del Ministero dell’Ambiente della Determina del 06/08/2013.

Infine, l’iter autorizzativo inerente l’istanza di disattivazione accelerata si è concluso con l’emanazione dal parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) del Decreto autorizzativo del 10/02/2014.

 


 

Attività eseguite

Si riporta una sintetica descrizione delle attività autorizzate dal Decreto MICA ed eseguite sino al 31/12/2014.

a.       Decontaminazione del circuito primario

L’intervento di decontaminazione ha riguardato i 2 sistemi maggiormente contaminati presenti nell’impianto (Ricircolazione Reattore e Depurazione Refrigerante Reattore) ed è stata eseguita tra il 2003 ed il 2004 mediante il processo chimico denominato “CORD-UV”. I risultati ottenuti sono stati eccellenti, con il conseguimento di un “Fattore di Decontaminazione” medio di 204. Il risparmio di dose collettiva ai lavoratori stimato a valle dell’intervento è rilevante (circa 2900 mSv*persona) a fronte di un impegno di dose per la sua esecuzione sostanzialmente modesto (circa 60 mSv*persona).

b.      Smantellamento parziale dell’Edificio Torri RHR

L’Edificio Torri RHR fungeva da “pozzo di calore” per lo smaltimento del calore residuo del nocciolo durante le fermate per manutenzione e ricarica, funzione non più richiesta a valle della scarica completa del combustibile dal reattore realizzata nel 1998. L’edificio è stato quindi parzialmente demolito tra il 2007 ed il 2008 nella sua parte idraulica (torri di raffreddamento), con lo smantellamento di circa 7.400 t di calcestruzzo (delle quali 900 t riutilizzate in sito per opere di riempimento) e 640 t di acciaio (apparecchiature e ferro d’armatura).  L’area precedentemente occupata dalle parti demolite è stata ripristinata a “prato verde”. Rimane in opera una parte minore della costruzione che contiene apparecchiature elettriche ancora necessarie per la sicurezza dell’impianto.

c.       Trasporto all’estero del combustibile irraggiato per il suo riprocessamento

Il trasferimento del combustibile irraggiato all’esterno dell’Edificio Reattore costituisce un prerequisito fondamentale per lo smantellamento dei sistemi e componenti presenti nell’edificio stesso. L’intervento, inizialmente concepito come “stoccaggio a secco” sul sito del combustibile in un deposito appositamente realizzato, è stato successivamente convertito in trasferimento all’estero per riprocessamento. L’operazione di trasferimento è stata eseguita tra il dicembre 2007 ed il giugno 2010 ed ha riguardato 1032 elementi di combustibile irraggiato, rimossi dalle piscine combustibile presenti nell’Edificio Reattore e trasferiti all’impianto di riprocessamento di La Hague (Francia). A seguito dell’operazione di trasferimento del combustibile irraggiato, è stato rimosso dall’impianto oltre il 99% della radioattività in esso presente.

d.      Smantellamento di sistemi e componenti nell’Edificio Turbina

L’intervento ha comportato la rimozione completa di tutti i sistemi e componenti presenti nell’edificio, salvaguardando unicamente i sistemi ancora richiesti per il suo riutilizzo, tra cui ventilazione, raccolta drenaggi ed apparecchiature di sollevamento.

Le attività hanno avuto inizio con la rimozione completa di tutte le coibentazioni e la bonifica da amianto e altre sostanze pericolose. Il primo grande componente ad essere stato rimosso è stato quindi il gruppo turbogeneratore (4 turbine e 1 generatore elettrico), al posto del quale è stata installata una “Stazione Gestione Materiali” funzionale all’esecuzione di attività di segmentazione e decontaminazione materiali mediante metodi meccanici e chimici. Si è quindi proceduto, tra il 2009 ed il 2012, allo smantellamento dei rimanenti sistemi e componenti facenti parte del cosiddetto “ciclo termico” dell’impianto.

Sono state complessivamente rimosse oltre 10.000 t di materiali, delle quali 8.500 t costituite da metalli ed apparecchiature dismesse e 1.000 t da calcestruzzo e altri materiali da costruzione.

Nel 2014 sono iniziate attività di ammodernamento tecnologico e ripristino della “Stazione Gestione Materiali” funzionali al suo riutilizzo futuro per il trattamento di materiali provenienti da altri edifici.

e.       Smantellamento dell’Edificio Off-Gas

L’edificio conteneva sistemi preposti al trattamento finale dei gas incondensabili estratti dal condensatore principale durante l’esercizio eseguito mediante passaggio su letti di carbone attivo con funzione di “adsorbimento” dei gas radioattivi. Tali funzioni non sono più richieste a valle della fermata definitiva dell’impianto.

Lo smantellamento dell’Edificio Off Gas è stato realizzato per fasi successive, le più rilevanti delle quali sono le seguenti:

·         Bonifica da amianto e rimozione carboni attivi (2009);

·         Rimozione camino metallico e componenti interni all’edificio Off Gas ed all’adiacente locale “hold up” (2010);

·         Demolizione di tutte le opere civili fuori terra e ripristino delle aree (2012-2013).

Complessivamente sono state smantellate circa 7.300 t di calcestruzzo, il 50% delle quali riutilizzate in sito per il riempimento dell’ex locale “hold up”, e circa 940 t di metalli ed apparecchiature dismesse. Al termine dei lavori, l’area risulta utilizzabile per lo stoccaggio di materiali e la sosta di container attrezzati.